I “chiari” de Le Morette al tramonto ci ricordano che per la gestione del Padule di Fucecchio il 2024 è stato un annus horribilis: per certi versi si è toccato il fondo, ma proprio da qui potrebbe iniziare una lenta risalita.
L’area protetta non è mai stata così disastrata: il Centro Visite chiuso, l’osservatorio faunistico in perenne attesa di una efficace manutenzione e l’area Righetti inagibile al pubblico per mancati lavori al percorso di visita.
Nel frattempo il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus, da anni in lenta agonia per il progressivo venir meno del sostegno da parte degli enti locali, cessava di fatto le proprie attività.
Poi il Comune di Larciano ha pensato bene di riaprire il Centro Visite concedendone gli spazi con un bando che privilegiava le associazioni larcianesi; hanno partecipato Intrecci e … Federcaccia (ogni commento è superfluo).
Con questo quadro desolante, difficile pensare che nel 2025 vada peggio, anzi ci sono concrete probabilità che con l’accordo fra LIPU e Regione Toscana si ricominci almeno a parlare di una seria gestione tecnico-scientifica.
Per fortuna possiamo contare sulla resilienza della palude: gli specchi d’acqua realizzati nella Riserva Naturale nel lontano 1997, negli ultimi anni trascurati, sono comunque bellissimi e in questo periodo pieni di uccelli acquatici.