
“Imperatore migrante” è il nome suggestivo della libellula Anax ephippiger che in questo periodo sta facendo parlare di sé per la massiccia presenza, quasi un’invasione, in molte aree della Toscana, fra cui il nostro Padule di Fucecchio.
Sì, perchè è un odonato che normalmente vive fra l’Africa intertropicale e l’India, dove frequenta aree in cui la stagione umida e quella secca sono ben distinte, utilizzando per la riproduzione acque temporanee che si disseccano rapidamente.
Come suggerisce il nome, è un migratore che si sposta in sciami e che può comparire anche molto lontano dal suo areale riproduttivo; in Europa meridionale è ormai considerata una specie regolare e in alcuni anni compie invasioni massicce.
I soggetti che arrivano da noi (ipoteticamente dall’Africa), a inizio primavera depongono le uova in varie tipologie di ambienti umidi, anche temporanei, producendo una nuova generazione mediterraneo/europea nel corso dell’estate stessa.
La popolazione però non si stabilizza perché si pensa che gli adulti abbandonino nuovamente l’Europa per fare ritorno verso Sud, e che quelli che riescono a riprodursi generino larve che non sono adatte a sopravvivere al nostro inverno.
In realtà non se ne sa molto, a parte il fatto che in Europa le invasioni sono sempre più frequenti: è in corso uno studio sull’origine geografica degli individui e sull’eventuale relazione con i cambiamenti climatici (https://www.odonata.it/).
Per quel che riguarda il Padule di Fucecchio e i territori limitrofi, si tratta di una buona occasione per monitorare la presenza di questa specie e magari anche quella delle altre, dato che non esiste una chek list locale aggiornata degli Odonati.
Anax ephippiger è una libellula di discrete dimensioni (6-7 cm) che può essere facilmente confusa con la più comune Anax parthenope; in entrambe il maschio presenta una macchia azzurra alla base dell’addome, visibile anche durante il volo.
Se avete segnalazioni di libellule e damigelle corredate da una buona documentazione fotografica, con una nitida immagine di insieme e magari particolari delle parti anatomiche più significative, potete inviarle a info@naturaintoscana.it