I primi fiori di stagione, come quelli di Helleborus viridis, sono visitati spesso dalle regine dei bombi (qui Bombus terrestris), che emergono dai rifugi in cui hanno trascorso l’inverno in solitudine.
Quella dei bombi è infatti una società matriarcale, costituita in genere da una grande regina, dalle operaie e, a fine estate, dalle nuove regine e dai maschi che nascono da uova non fecondate.
In autunno la colonia si estingue, e saranno solo le nuove regine fecondate ad ibernare, uscendo con i tepori primaverili per allevare le prime operaie e costruire con queste una nuova società.
Fra gli insetti pronubi, si parla spesso delle api (domestiche e selvatiche) ma anche i bombi svolgono un ruolo fondamentale come impollinatori negli ecosistemi naturali e nelle colture agricole.
Per questo stanno “addomesticando” anche alcune specie di bombi: sono già in vendita veri e propri kit costituiti da un’arnia di cartone, una colonia con regina, operaie e nidiata con pupe, uova e larve.
Ovviamente sarebbe più sensato proteggerne gli habitat e le popolazioni naturali, ma questa è un’altra storia.